lunedì 7 gennaio 2008

III Favola


Vedeva le persone.
Non come tutti noi.
Le vedeva come sono veramente.
Alcune le vedeva come se fossero angeli sprofondati nelle loro ali dorate.
Altre come mostri perfidi e malvagi delle vecchie fiabe.
Ma non è che le persone buone o pure le vedesse in un modo e le cattive in un altro, come ci si potrebbe logicamente aspettare da una favola con un inizio di questo tipo.
Dipendeva, molto semplicemente, da come alla mattina, quando si svegliava, le giravano i coglioni.

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